domenica 31 maggio 2009

Ancora progressi



Che settimana! Non hai nemmeno 7 mesi e mezzo e hai già raggiunto alcune tappe importanti per il tuo sviluppo.. che emozione, piccolina! Da martedì hai cominciato a gattonare per andarti a prendere i giochi ed esplorare la tua cameretta, giovedì è spuntato il primo dentino, ora dalla tua povera gengiva dolorante fa capolino una puntina aguzza! Infine da venerdì hai cominciato a tirarti su in piedi, dapprima appoggiandoti a me, seduta a terra, ed oggi tirandoti su nel lettino.. sono così fiera di te! E dire che a volte mi sento in colpa perchè dovendo studiare e fare le altre cose, mi pare di dedicarti poco tempo, di stimolarti poco, di farti fare poche esperienze, o almeno non quante vorrei... e invece tu cresci, malgrado noi, arrivi tranquilla alle tue tappe di sviluppo e anzi le anticipi un po'. Sono così contenta quando vedo la tua espressione di piacere e soddisfazione nel fare le cose! E stai mostrando un bel caratterino: volitiva, determinata, curiosa, socievole, aperta, interessata.. e anche un po' incazzosa quando le cose non ti riescono subito o quando io non capisco subito quello che vuoi. E poi assomigli a me nell'essere sempre in fermento.. chi ha voglia di dormire con tutte le cose interessanti da fare e da conoscere?? Così di giorno sta diventando un'impresa farti dormire, ma ecco che con un po' di coccole e una ninna nanna, riesco a rilassarti e così ti arrendi alla stanchezza e riposi, un pochino, ma riposi. Per non parlare delle chiacchiere che fai in ogni momento.. con quella vocina "cristallina".. e i versi che impari: la finta tosse, il verso degli indiani con la manina alla bocca, le pernacchie... Mi piaci, tesoro mio, più ti conosco e più mi piaci.. E ora godo anche di questo legame di attaccamento esclusivo che si sta creando tra noi e della familiarità con l'acqua faticosamente conquistata grazie alla mia tenacia.. l'acqua della piscina era troppo fredda per interessarti davvero, ma ora sembri tollerarla, te ne freghi e cominci a muoverti con disinvoltura e voglia di esplorare.
Ogni giorno è davvero un'avventura con te e, anche se sono spesso affaticata (anche per questa tiroide che proprio non vuol saperne di lasciarmi in pace) o di fretta, ti voglio ringraziare perchè rendi la mia vita così semplice eppure così intensa.

venerdì 15 maggio 2009

Per fortuna..


Per fortuna Agata è ancora piccola, altrimenti come potrei spiegarle in che cazzo di mondo vive??

Un mondo dove i nostri fratelli sfortunati, sono chiamati "clandestini", come se questo li qualificasse (o li squalificasse) umanamente parlando.. un mondo in cui si trasmettono informazioni parziali se non sbagliate così da manipolare la rappresentazione della realtà.. un mondo in cui il potere e la responsabilità non sono più inscindibili e così si stimolano emozioni forti e viscerali come la rabbia e la paura e le si veicolano verso un nemico immaginario.. magari il diverso, così, tanto per essere originali!!!
E così nessuno ci racconta in che condizioni vivono i nostri fratelli sfortunati chiusi nei CIE, alias CPT (http://www.meltingpot.org/cpt.html), nessuno ci dice che la Libia non ha firmato la convenzione di Ginevra e cioè non è possibile richiedere asilo politico, quindi i fratelli o restano nei lager libici (http://www.terrelibere.it/terrediconfine/3718-zlitan-misratah-e-sebha-i-lager-libici-dei-clandestini-) o vengono rispediti nel loro paese d'origine, esattamente quello da cui stanno fuggendo... Così come nessuno al telegiornale ci dice che la maggior parte delle violenze fisiche contro le donne è ad opera dei loro compagni, mentre per quanto riguarda gli stupri e i tentati stupri la differenza tra i partner e altri uomini è quasi nulla (tratto da rapporto ISTAT del 2006, fonte: http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070221_00/testointegrale.pdf).
E che dire della sfrontatezza con cui si continuano a candidare indagati e condannati, o anche semplicemente persone dalla dubbia moralità, alle europee? Per non parlare del referendum che anzichè permetterci di tornare al vecchio sistema e di eliminare la "legge-porcata", ci fa correre il serio pericolo di contribuire ad un rafforzamento dell'autoritarismo attuale (http://www.articolo21.info/8404/notizia/il-tema-del-referendum-elettorale-ha-cambiato-di.html e http://temi.repubblica.it/micromega-online/).

E' di oggi il pezzo di Saramago su Micromega, che adattando una celebre frase di Cicerone, dice:
“Fino a quando, Berlusconi, abuserai della nostra pazienza?”... ma quel che mi ha fatto male è stato leggere questa frase: "E’ riuscito nell’impresa di dividere il popolo italiano in due parti: quelli cui piacerebbe essere come lui e quelli che già lo sono."

Ecco, per questo e per altro ancora, non posso e non voglio scrivere solo di cronache idilliache dell'essere mamma... perchè per me essere mamma è soprattutto questo: tenere vive la mia moralità e la mia coscienza civile, così che un giorno io sappia spiegare ad Agata e al figlio che arriverà in che cazzo di paese vivono, onestamente e senza mezzi termini
...

giovedì 14 maggio 2009

Si ricomincia 2!!


Lunedì l'assistente sociale ha telefonato e ha parlato con Massy e dopo qualche carineria ha detto che ci avrebbero telefonato per dirci il programma. Ed oggi, proprio mentre posteggiavo per portare la piccola gnoma in piscina, squilla il telefono.. riconosco il numero e mi tremano le mani mentre pigio il tasto verde. E' ancora lei, mi fa gli auguri per il complimese di domenica (eh sì, il 7° complimese!!!) e mi dice che Massy ha usato toni entusiastici per descrivere l'arrivo di Agata. Io non posso che confermare e dire che è davvero una persona speciale, socievole, aperta e solare.. e lei mi ripete quanto ha detto a lui, cioè che sicuramente è anche perchè lo siamo noi!! Che bel clima che c'è in questa telefonata... mi spiega che hanno telefonato al giudice per chiedere ragguagli su questa "strana"prassi e che hanno pensato di iniziare con la visita domiciliare così da conoscere subito Agata, che ovviamente suscita la loro curiosità. E così ricominciamo sul serio.. siamo così felici ed eccitati.. proprio come se aspettassimo un altro bambino, ed è davvero così! So che andrà tutto bene, ci sono i presupposti... spero solo che vada anche secondo i nostri desideri.. E intanto adesso si pone il problema di pulire bene casa, di mettere a punto alcune cosette lasciate in sospeso e soprattutto l'ardua impresa di trovare un altro posto a tutte le cose che "provvisoriamente" stazionano su ogni minima base d'appoggio, reale o virtuale, di casa nostra... ma come ha detto un'amica "casa mia è un universo"... sì, ma dopo il big bang, aggiungo io!

giovedì 7 maggio 2009

Vizi privati, pubbliche virtù



Un omaggio all'attualità e al mio primo amore, la filosofia...

pensando agli avvenimenti attuali e soprattutto al tessuto "culturale e valoriale" che sostiene e giustifica l'attuale andazzo (quello che se ne frega dei referendum popolari e delle discussioni in Parlamento, quello che se ne frega delle leggi e anzi le cambia a suo favore, quello che puntualmente riesce a farci scendere nella classifica della libertà di stampa...), mi è venuta in mente questa famosa frase di Bernard de Mandeville, tratto da LA FAVOLA DELLE API , in cui si racconta appunto di una società di api basata su un sacco di "vizi", come la disonestà, ecc., e proprio per questo prospera e ricca. "(...) Essendo cosí ogni ceto pieno di vizi, tuttavia la nazione di per sé godeva di una felice prosperità. era adulata in pace, temuta in guerra. Stimata presso gli stranieri, essa aveva in mano l’equilibrio di tutti gli altri alveari. Tutti i suoi membri a gara prodigavano le loro vite e i loro beni per la sua conservazione. Tale era lo stato fiorente di questo popolo. I vizi dei privati contribuivano alla felicità pubblica. Da quando la virtú, istruita dalle malizie politiche, aveva appreso i mille felici raggiri dell’astuzia, e da quando si era legata di amicizia col vizio, anche i piú scellerati facevano qualcosa per il bene comune. Le furberie dello stato conservavano la totalità, per quanto ogni cittadino se ne lamentasse. L’armonia in un concerto risulta da una combinazione di suoni che sono direttamente opposti. Cosí i membri di quella società, seguendo delle strade assolutamente contrarie, si aiutavano quasi loro malgrado. La temperanza e la sobrietà degli uni facilitava l’ubriachezza e la ghiottoneria degli altri. L’avarizia, questa funesta radice di tutti i mali, questo vizio snaturato e diabolico, era schiava del nobile difetto della prodigalità. Il lusso fastoso occupava milioni di poveri. La vanità, questa passione tanto destata, dava occupazione a un numero ancor maggiore. La stessa invidia e l’amor proprio, ministri dell’industria, facevano fiorire le arti e il commercio. Le stravaganze nel mangiare e nella diversità dei cibi, la sontuosità nel vestiario e nel mobilio, malgrado il loro ridicolo, costituivano la parte migliore del commercio. Sempre incostante, questo popolo cambiava le leggi come le mode. I regolamenti che erano stati saggiamente stabiliti venivano annullati e si sostituivano ad essi degli altri del tutto opposti. Tuttavia con l’alterare anche le loro antiche leggi e col correggerle, le api prevenivano degli errori che nessuna accortezza avrebbe potuto prevedere.
In tal modo, poiché il vizio produceva l’astuzia, e l’astuzia si prodigava nell’industria, si vide a poco a poco l’alveare abbondare di tutte le comodità della vita. I piaceri reali, le dolcezze della vita, la comodità e il riposo erano divenuti dei beni cosí comuni che i poveri stessi vivevano allora piú piacevolmente di quanto non vivessero prima. Non si sarebbe potuto aggiungere nulla al benessere di questa società.
Ma, ahimè, qual è mai la vanità della felicità dei poveri mortali! Non appena queste api avevano gustato le primizie del benessere, tosto mostrarono che è persino al di là del potere degli dèi il rendere perfetto il soggiorno terrestre. Il gruppo mormorante aveva spesso affermato di esser soddisfatto del governo e dei ministri; ma al piú piccolo dissesto cambiò idea. Come se fosse perduto senza scampo, maledí le politiche, gli eserciti e le flotte. Queste api riunirono le loro lagnanze, diffondendo ovunque queste parole: “siano maledette tutte le furberie che regnano presso di noi!”. Tuttavia ciascuna se le permetteva ancora; ma ciascuna aveva la crudeltà di non volerne concedere l’uso agli altri. (...)"

La favola prosegue con uno scenario tristissimo: tutte le api chiedono a gran voce di avere solo la probità!! ed ecco che, grazie all'intervento di Giove, l'onestà si impadronisce dei loro cuori... e da quel momento inizia un periodo buio, triste, privo di ricchezza, molti api muoiono di fame, perchè non hanno più lavoro, non hanno più fame di novità nè ambizione... solo onestà!
E la morale della favola è
"Abbandonate dunque le vostre lamentele, o mortali insensati! Invano cercate di accoppiare la grandezza di una nazione con la probità. Non vi sono che dei folli, che possono illudersi di gioire dei piaceri e delle comodità della terra, di esser famosi in guerra, di vivere bene a loro agio, e nello stesso tempo di essere virtuosi. Abbandonate queste vane chimere! Occorre che esistano la frode, il lusso e la vanità, se noi vogliamo fruirne i frutti. La fame è senza dubbio un terribile inconveniente. Ma come si potrebbe senza di essa fare la digestione, da cui dipendono la nostra nutrizione e la nostra crescita? Non dobbiamo forse il vino, questo liquore eccellente, a una pianta il cui legno è magro, brutto e tortuoso? Finché i suoi pampini sono lasciati abbandonati sulla pianta, si soffocano l’uno con l’altro, e diventano dei tralci inutili. Ma se invece i suoi rami sono tagliati, tosto essi, divenuti fecondi, fanno parte dei frutti piú eccellenti. È cosí che si scopre vantaggioso il vizio, quando la giustizia lo epura, eliminandone l’eccesso e la feccia. Anzi, il vizio è tanto necessario in uno stato fiorente quanto la fame è necessaria per obbligarci a mangiare. È impossibile che la virtú da sola renda mai una nazione celebre e gloriosa. Per far rivivere la felice età dell’oro, bisogna assolutamente, oltre all’onestà riprendere la ghianda che serviva di nutrimento ai nostri progenitori."

Forse qualcuno crede ciecamente in questa favola e ne professa la dogmatica religione...


sabato 2 maggio 2009

Libertà di informazione

Il 29/04 l'associazione dei giornalisti tedeschi Djv ha conferito a Marco Travaglio il premio per il giornalismo libero: premio che negli ultimi anni è stato dato a giornalisti russi e serbi.. il chè dice qualcosa, no?

http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/2009/04/29/premio_travaglio.html


Ovviamente la cosa non ha avuto alcuna risonanza nei mezzi di informazione nazionali.

Significativamente il 1 maggio Freedom House ha presentato il rapporto sulla libertà di stampa a livello mondiale per il 2009: siamo passati a PARTLY FREE, con 32 punti e in 73 posizione a parità con il Tonga. Dopo di noi, tra l'Europa occidentale, solo la Turchia..