martedì 5 febbraio 2008

Rabbia ed indignazione

Mentre mezza Italia è tesa per le eliminazioni di Amici 7 e del GF8 e l'altra metà osserva impotente i giochi di prestidigitazione dei nostri politici, che inventano nuove alleanze per le prossime elezioni (una bella astensione di massa, no eh?), navigando qua e là, per cercare notizie sulla drammatica situazione dell'Africa, trovo un blog sul G8, in commemorazione della vittima di quel maledetto 20 luglio... e così link, dopo link, rieccomi proiettata in quell'afosa estate in cui ho realizzato con una crudele certezza che viviamo in un paese che finge democrazia, ma che invece spaccia demagogia, propaganda, cultura della paura (Furedi insegna) e della repressione fino a creare bolo-dipendenza (nel senso di "dipendenza da bolo", dove bolo è, secondo Wikipedia, l'impasto di cibo e saliva che si forma in bocca durante la masticazione, la cui costituzione rappresenta la prima fase della digestione... di cibo o informazioni o cultura o idee è uguale) ... altro che Matrix... qualche mia amica altrove, parla di "formattazione del cervello"... già... intanto piango e mi riscopro indignata, arrabbiata, amareggiata, disorientata, triste, addolorata, confusa, cinica, disperata, fiera, appassionata, responsabile, impegnata...
Preparatevi, alle urla dei giovani non potrete evitare anche voi di sentire un rigurgito di sana indignazione salire dalla bocca dello stomaco, fermarvi il respiro in gola ed esplodere con violenza fulminea nella testa...

solo per ricordare... e per non smettere di indignarsi di fronte alle ingiustizie...

"La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale" (Amnesty International)

Video inedito sul G8: l'irruzione alla Diaz

I fatti del G8 su Wikipedia

1 commento:

Anonimo ha detto...

io e mio marito dovevamo partire per genova il venerdì...ma sento alla radio l' allucinante notizia e il mondo mi si è frantumato addosso in mille pezzi (e non lo dico per dire)...poi è arrivata una paura inaudita...e non volevo più partire...mio marito ha insistito, giustamente NON potevamo starcene a casa a guardare...e così siamo andati con i nostri amici (lei incinta)...noi donne siamo state al mare, a Camogli (era meglio, data la sua situazione, restarne fuori per il bene del piccolino) e loro sono andati alla manifestazione...ho passato una giornata d'inferno, la paura che mi mordeva lo stomaco...e la mia vita è cambiata da allora, qualcosa mi si è spezzato dentro...
CHI NON HA MEMORIA NON HA FUTURO
Angelita