si rincorrono nei vicoli bui
dove l'odore di mare
si confonde con il piscio rancido dei gatti.
Lo sciabordio delle onde sul molo
è il rintocco del tempo che passa,
mentre filtra un raggio di luce
in tutto questo grigio...
Grigio che ti avvolge e ti lascia senza respiro,
come tra le gambe di una donna,
grigio dolceamaro sulla lingua
come sperma che non va giù.
Grigio che si riempie
di colori e di parole dell'Africa,
di colori e di odori del sesso frettoloso delle puttane,
di fumo e cemento e vento fresco
che ti accarezza la fronte.
Rughe che si distendono quando
ti affatichi su per ripide salite.
Salite e scale e ascensori
che il cuore regge perchè gli appartengono.
Città grigia, sorda, superba e stretta
come stretto è il suo abbraccio che non puoi
dimenticare.
Città ripida, umida, chiusa,
di poche parole che non puoi
non ascoltare nella notte
perchè ripido e chiuso è il tuo cuore
e stretto e superbo e grigio
ed è un cuore che parla poco
con riserbo, con pudore
ma scioglie suoni morbidi, sussurra cantilene
che inciampano tra i denti e
hanno il ritmo del mare.
(1999)
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