martedì 22 gennaio 2008

Pieno

C’è qualcosa di nuovo ed è come trovare una mano calda sul cuscino, una mano tenera su cui appoggiare la guancia e dormire. È qualcosa che non so spiegare, che non so dire e forse neppure pensare. Allora lo lascio fare. È un pieno di parole e baci nella bocca. Pieno che riempie la pancia di sperma e la notte di gemiti. Pieno che trabocca nell’immaginazione, che agita, confonde, brucia, spaventa. Pieno che ti fa correre anche quando sei ferma. Pieno che si aggiunge ad altro pieno senza lasciarne cadere una sola goccia. Pieno che si scioglie sulla lingua quando non puoi dire ciò che non pensi, ma lo vorresti perché lo senti. Pieno che fa il solletico e riempie la stanza di risate a fior di pelle e pieno di pelle che bagna le lenzuola. Pieno che non ti basta mai, che più ti sazia più ti affama, che non smette di corroderti ogni centimetro, che ti spossa perché è tanto, è troppo ma ne vuoi ancora. Pieno nella paura di doverlo ripercorrere solo con la memoria. Pieno da non saperne più uscire, pieno di momenti troppo veri per restare veri. Pieno che cancella il prima e trascina in un buco nero senza dopo. Pieno che ti spinge verso il mare e mare che ti accoglie nel pieno. Pieno che è bello perché sai che può svuotarsi ed è per questo che è così pieno.

...1998...

Nessun commento: